Assunzione della Beata Vergine Maria

ASSUNZIONE DI MARIA NELLA GLORIA CELESTE

Commento di Wilma Chasseur

 

“Definiamo essere dogma rivelato da Dio che l’Immacolata, Madre di Dio sempre Vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”. Ecco cosa precisa l’ultimo dogma della Chiesa Cattolica proclamato da Papa Pio XII nel 1950. Il dogma (= verità di fede) afferma che la Madonna, salita in cielo anima e corpo, ha già il suo corpo glorioso perché non ha mai subito la corruzione del sepolcro, sorte che spetta invece a tutti noi.     Per la Madonna non ci fu quella tremenda lacerazione della separazione dell’anima dal corpo e non deve aspettare la fine del mondo per ritrovare il suo corpo glorioso: è salita in cielo anche col suo corpo e non solo in spirito. Anche questo è un bellissimo trionfo della gloria, come avevamo già visto nella Trasfigurazione del Signore, in cui possiamo intravedere il nostro destino eterno.

Infatti anche noi siamo chiamati ad essere abitati dalla gloria; la grazia non è altro che il germe della gloria, ma per noi ci sarà l’inevitabile discesa nel sepolcro prima di poter vivere in pienezza la realtà della gloria, cioè dell’inabitazione di DIO anche nel nostro corpo e non solo nell’anima.           Perché la vita eterna non sarà altro che questo: essere abitati dalla realtà divina, da questa densità di gloria che trasfigurerà anche il nostro corpo rendendolo totalmente spirituale, non più soggetto a nessuna limitazione della materia, e neppure sottoposto a leggi fisiche.

Le proprietà dei corpi gloriosi sono: l’impassibilità (non soffriremo più), la sottigliezza (ci muoveremo con l’agilità del pensiero, spostandoci da un posto all’altro solo con il desiderio), l’immortalità (non moriremo più) l’invulnerabilità (non saremo più soggetti a nessun tipo di incidente).

 

  • Natura integra e sue conseguenze

La fine della vita di Maria Santissima fu un trasporto di amore. Il suo desiderio di riunirsi al suo DIO e al suo Figlio fu così intenso che la trasportò davvero nel luogo di gloria. La suA NATURA INTEGRA, non bacata dal peccato originale, ha trascinato anche il corpo nel regno dei Cieli: le è bastato volerlo per partire tutta intera … e fare il viaggio. Mentre noi abbiamo un bel volerlo, ma non facciamo nessun viaggio: la nostra volontà ferita dal peccato non ha più nessun potere sul corpo: infatti sperimentiamo un sacco di cose che non vogliamo: malattia, invecchiamento ecc.

In Maria l’irruzione della gloria e dell’amore divino furono così forti che la sua natura non resse più e volò dal suo Signore, anche con il corpo, per un eccesso d’amore. E’ la cosiddetta morte d’amore che descrivono tanti mistici. “O fiamma d’amor viva/ che soave ferisci l’anima mia nel suo profondo centro/ se vuoi ormai finisci/ rompi la tela a questo dolce incontro”. ( San Giovanni della Croce – Fiamma viva d’amore – Strofa 1).

E’ la morte il cui pungiglione non è il peccato, ma l’amore. Santa Teresina del Bambino di Gesù, dopo la terribile notte della fede, ebbe un’estasi che durò lo spazio di un Credo, in cui morì in un trasporto di amore divino. E se ne potrebbero citare tanti altri.

 

  • La volontà non ha più nessun potere sul corpo.

Se non fosse avvenuta la tremenda catastrofe del peccato originale anche Adamo ed Eva (e noi al loro seguito) avrebbero potuto passare dal paradiso terrestre a quello celeste senza morire.

Senza il peccato le facoltà spirituali che sono l’intelligenza e la volontà, sarebbero state più forti di quelle corporee e avrebbero avuto il predominio. Sarebbe bastato loro, per esempio, avere un forte desiderio della visione beatifica, che questo desiderio sarebbe bastato a farli “partire”. Mentre adesso, dopo il peccato, c’è come una frattura in noi e le nostre facoltà superiori non riescono più a dominare su quelle inferiori.

La nostra volontà ha un bel volere cose belle e buone, ma sperimenta comunque malattia, invecchiamento e tante altre cose che non vorrebbe perché non è più padrona del proprio corpo.

Con l’ Assunzione al cielo di Maria meditiamo questo stupendo mistero di gloria che sarà anche il nostro destino futuro, se saremo fedeli alla grazia e docili all’azione dello Spirito Santo in noi.

 

WILMA CHASSEUR

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